Fah Ho era un fotografo, regista e attore cinese. Dal 1956 ha vinto oltre 280 premi da mostre e concorsi internazionali in tutto il mondo per le sue fotografie.
Fan Ho è nato a Shanghai nel 1931 da una famiglia benestante ed è emigrato con la sua famiglia a Hong Kong nel 1949.
Allo scoppio della guerra nel 1941, i genitori di Ho rimangono bloccati a Macao per diversi anni e perciò Ho è stato lasciato alle cure di un domestico di famiglia.
L’agiatezza economica della famiglia, gli permise di seguire con un certo distacco gli eventi sociali che movimentarono e sconvolsero la vita nella Hong Kong degli anni ’50 che aveva iniziato a fotografare in tenera età con un Brownie che suo padre aveva lasciato a casa, e in seguito con una reflex Rolleiflex a doppio obiettivo che suo padre gli ha regalato all’età di 14 anni.
“Il cinema è il mio lavoro, la fotografia la mia passione – Fan Ho”
In gran parte autodidatta, le sue foto mostrano un fascino per l’ambiente urbano vita, vicoli esplorati, baraccopoli, mercati e strade.
Gran parte del suo lavoro consiste quindi in fotografie spontanee di venditori ambulanti e bambini di pochi anni più giovani di lui.
Ha sviluppato le sue immagini nella vasca da bagno di famiglia e presto ha costruito un lavoro significativo, raccontando Hong Kong negli anni ’50 e ’60 mentre stava diventando un importante centro metropolitano.
Infatti è stato un apprezzato regista cinematografico a cavallo tra gli anni ’70 ed ’80, ma è dalla fotografia che ha ricevuto i maggiori riconoscimenti internazionali.
Tra il 1958 ed il 1965 viene nominato otto volte trai primi 10 fotografi al mondo dalla Photographic Society of America ed ha ricevuto oltre 280 premi nel corso degli anni.
Sebbene in città regnassero il caos e la disperazione, quando Fan Ho inizio’ a scattare fotografie per strada con la Rolleiflex, non si focalizzo’ sulle tumultuose vicissitudini della città : le sue fotografie raccontano di luci ed ombre, di geometrie, di tranvie, risciò, impalcature di bambù, piccole barche che solcano le acque limacciose dei canali di Hong Kong: un distillato dell’atmosfera della città prima dello sviluppo vorticoso degli ultimi decenni.
Sulla sua tecnica fotografica Fan HO dice :
“ Prima devi trovare la location ideale. Poi devi essere paziente ed attendere il soggetto giusto capace di suscitare il tuo interesse, anche semplicemente un gatto per esempio. Devi essere capace di cogliere l’attimo in cui lo spirito, l’essenza, l’anima del soggetto si rivelano.. Se quell’attimo non arriva, devi aspettare la sensazione giusta. E’ un lavoro creativo, perche’ quella sensazione la devi avere dentro – Fan Ho”.
Sulla sua tecnica fotografica Fan HO dice :
“ Prima devi trovare la location ideale. Poi devi essere paziente ed attendere il soggetto giusto capace di suscitare il tuo interesse, anche semplicemente un gatto per esempio. Devi essere capace di cogliere l’attimo in cui lo spirito, l’essenza, l’anima del soggetto si rivelano.. Se quell’attimo non arriva, devi aspettare la sensazione giusta. E’ un lavoro creativo, perche’ quella sensazione la devi avere dentro” – Fan Ho.
Dagli anni ‘90 ha vissuto in California. Ha avuto una lunga e brillante carriera come regista ad Hong Kong, ed in qualche occasione ha anche recitato. Ma e’ la fotografia, settore in cui ha vinto centinaia di premi in tutto il mondo, che gli interessa di più:
“Il cinema e’ il mio lavoro, la fotografia la mia passione. Preferisco la fotografia perche’ mi lascia piu’ liberta’ di espressione, non ho la pressione del pubblico e dei botteghini” – Fan Ho.
E, in fotografia, ha sempre prediletto il bianco e nero :
“ Mi piaceva concentrare e semplificare il mondo in bianco e nero, era piu’ simile alla mia natura. Potevo esprimere meglio e piu’ liberamente le mie emozioni, potevo tenerle sotto controllo, ed i risultati erano surreali e semi astratti. Mi piaceva quella distanza, non troppo vicino, non troppo lontano…”- Fan Ho
Con le sue fotografie ha vinto circa 280 premi in mostre e competizioni internazionali.
Le sue opere fanno parte di diverse collezioni pubbliche e private tra cui il M+ Museum di Hong Kong, la Bibliothèque nationale de France di Parigi e il San Francisco Museum of Modern Art.
Durante la sua lunga carriera ha insegnato fotografia e cinema in una dozzina di università in tutto il mondo.
E’ considerato un maestro della cosiddetta street photography. La sua foto intitolata “Approaching Shadow”, forse la più famosa, è stata venduta dalla casa d’asta Bonhams ad Hong Kong nel 2015 per 48.000 $.
La moglie e i figli di Ho emigrarono a San Jose, in California, nel 1979 per permettere loro di seguire un’istruzione universitaria, cui seguì anche il fotografo nel 1996, dopo essersi ritirato dal cinema.
La figlia, Claudia, afferma che quando si ritirò dal cinema e venne in America si sentì sempre più scontento e scoraggiato per quello che considerava un fallimento nel perseguire l’arte e anche la sua salute cominciò a declinare.
I familiari gli consigliarono di riprendere la sua attività fotografica, perciò riprese in mano i suoi vecchi negativi e iniziò a mostrare le sue fotografie in varie gallerie.
Un incontro casuale con Mark Pinsukanjana della Galleria Modernbook di Palo Alto gli offrirà la possibilità di esporre nel 2000 la sua prima mostra personale dagli anni ’60.
La Modernbook continua a proporre le sue foto e nel 2006 sono esposte a New York, nello stesso anno è uscito il catalogo Honk Kong Yesterday che in copertina riportava la famosa immagine Approaching Shadow (scattata nel 1954).
Molte delle foto ristampate in questo periodo sono state pubblicate per la prima volta nella sua monografia A Hong Kong Memoir nel 2014, dopo averle esposte ancora alla Galleria Modernbook nel 2011 e nel 2014.
Fan Ho è morto a San Jose il 19 giugno 2016 a causa di una polmonite. 32 fotografie scattate nel 1950 a Hong Kong ed oggetti personali, tra cui la sua Rolleiflex e il primo libro pubblicato, Thoughts on Street Photography, sono state esposte nella galleria Sotheby’s di Hong Kong nel giugno 2017.
Una nuova monografia, Portrait of Hong Kong, viene pubblicata nello stesso mese in concomitanza con la mostra. Portrait of Hong Kong contiene 153 nuove fotografie di strada che sono state selezionate tra 500 negativi scelti da Ho prima di morire nel 2016.
Dopo la sua morte, i familiari hanno impiegato un anno per completare il progetto.
Maximiliano Fagioli
Fotografo
Fondatore e docente di Corsi di Fotografia, da circa 10 anni si occupa di formazione nel campo della fotografia con all’attivo più di 30 corsi con oltre 500 studenti. Ritrattista e fotografo di matrimonio fa della fotografia un prezioso strumento artistico e di comunicazione. Maggiori informazioni su www.maxfagioliphotography.it